Le chiese aperte al culto sul territorio di Casperia  sono descritte di seguito, ma cercando tra i documenti se ne contano fino a 29 comprese cappelline o chiese private. Di quelle che non ne ho trovato resti ne riporterò solo ubicazione, nome e qualche notizia che permetta di saperne di più.

 

San Giovanni Battista

 

SS. Annunziata

S. Maria in Legarano

Chiesa del SS. Salvatore 

Madonna della Neve o delle Grazie

San Vito

San Leonardo

S. Angelo 

sul Monte S. Pietro

 tracce ne restano

in una casa rurale 

S. Pietro in Fascino

zona vico S. Pietro

S. Angelo della  Quercia

in loc. "Ponte dell'Osteriaccia"

non se ne ha più traccia

S. Restituita

del vico Macchia Gelata

S. Concordio

zona Monticchio

non se ne ha più traccia, nel 1600 pochi resti

distrutta nel 1500

e rimpiazzata 

S. Gervasio 

oggi Madonna delle grazie

S. Giovanni di Marciano

zona Marciano

già totalmente distrutta nel 1550

non se ne ha più traccia,

nel 1600 pochi resti

Santo Stefano

sul Colle di S. Stefano

S. Egidio

sul Colle Caprignano

esistita fino al 1400 circa

non se ne ha più traccia,

nel 1500 pochi resti

S. Ippolito

in località "Li Schiavi"

S. Silvestro

in località "Santu Salestru?"

non se ne ha più traccia

non se ne ha più traccia,

 nel 1400 pochi resti

Santa Reparata

in loc. "Macchia Gelata"

S. Ippolito

in località "Li Schiavi"

solo sulle carte
solo sulle carte

S. Antimo

in loc. "Monte Santo"

S. Giovanni

solo sulle carte

non se ne ha più traccia,

 nel 1500 pochi resti

S. Giovanni del Colle

in loc. "Colle Rocca"

S. Bartolomeo

in località "S. Bartolomeo"

non se ne ha più traccia,

 nel 1500 pochi resti

solo sulle carte

S. Giovanni

in località sconosciuta

Santa Lucia

in località sconosciuta

fino al 1774 fu aperta al culto

solo sulle carte

San Sebastiano

in località sconosciuta

San Nicola

in località sconosciuta

solo sulle carte

solo sulle carte

S. Maria dell'Orazione

in località sconosciuta

Per le notizie sulle chiese che oggi non sono più visibili mi sono avvalso di alcuni scritti di Elio Augusto Di Carlo e Fabio Settimi che senza la loro scrupolosa ricerca storica in mezzo a mille difficoltà non mi sarebbe stato possibile attingere a  menzioni così complete.

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