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02-11-2005
- Anch'io sono innamorato di
Casperia. E la sua forra (il Fosso di
Caprignano) sarebbe un gioiello se solo si smettesse di buttarci
dentro ogni genere di immondizia. Voi aspresi avete un gioiello naturale
sotto casa: non dovreste lasciare che qualche sconsiderato lo riempia di
spazzatura, dovreste se mai valorizzarlo. Sarebbe opportuno che qualche
asprese di buona volonta' assumesse una iniziativa volta a
sensibilizzare gli amministratori comunali e i cittadini riguardo il
grave degrado in cui versa il Fosso di Caprignano.
Se cio' accadesse sarebbe per me un piacere
contribuire a una tale iniziativa.
Lettera firmata
14-11-2005
Senza Titolo
Non c’è dubbio che negli ultimi anni Casperia abbia subito
una sorta di “rinascimento” che le ha scrollato di dosso quell’aria di
vecchio ed abbandonato che l’ha accompagnata fino agli anni Novanta. Il
centro storico è più curato, le case ristrutturate crescono in modo
esponenziale così come le manifestazioni d’arte e cultura; quando diciamo
che a Casperia c’è una galleria d’arte la gente si mette a ridere, ma la
realtà è che Casperia è diventata un paese in cui la cultura e il turismo di
qualità la fanno da padrone. Turismo importato generalmente dall’Europa
settentrionale grazie al coraggio della famiglia Scheda che ha aperto la
strada oggi seguita anche da altri imprenditori che investono sul mercato
immobiliare. Poi succede che Caprignano potrebbe diventare un covo di
terroristi e, visto il clima
internazionale, si pensa di costruire un altro torrione… ma questa è
un’altra storia.
La spirale turistica a Casperia, oltre a sostenere le locali imprese edili,
di ristorazione e la vendita dei prodotti tipici, è responsabile di un
fenomeno quantomeno negativo. Il triplicarsi del valore degli immobili sono
la felicità delle agenzie e dei proprietari che a Casperia guadagnano una
fortuna. Ma pochissimi si sono posti la seguente domanda: chi compra a
Casperia? Ovviamente chi può permettersi il lusso di certi prezzi.
L’invecchiamento dell’Europa, che vede l’Italia fanalino di coda, non
risparmia certamente Casperia; gli abitanti del centro storico – un po’ meno
nelle frazioni – sono in gran parte anziani che, per legge naturale, stanno
diminuendo sempre di più. Gli acquirenti sono sì giovani ma ben pochi
comprano a Casperia per stabilirvisi definitivamente, perlopiù usano la casa
come piacevole soggiorno sabino in estate o, nella migliore delle ipotesi,
nel fine settimana. In questo modo il paese va svuotandosi in maniera
inesorabile; chiunque abbia il piacere di passeggiare per le viuzze di
Casperia può rendersi conto di come sia tristemente vero: sempre più si
vedono turisti estasiati e sempre meno si incontrano casperiani,
specialmente giovani.
Con ciò noi vogliamo denunciare l’impossibilità che una famiglia o una
giovane coppia ha nell’acquistare per stabilirvisi una casa a Casperia. Ecco
dunque che i figli, una volta sposati, sono costretti non solo ad
abbandonare il tetto, ma anche la terra natia. È evidente che una modesta
famiglia o peggio ancora una giovane coppia, non può permettersi un’umile
casina a Casperia. E visto il particolare momento economico-sociale, quasi
certamente quella modesta famigliola non potrà nemmeno accendere un mutuo
perché le banche chiedono garanzie impossibili. Dunque le coppie della
generazione di fine anni Settanta sono costrette fin d’ora ad emigrare in
paesi dove una casa non è roba da ricchi.
Nel giro di un decennio Casperia sarà sì un gioiello architettonico e un
fiorente polo culturale, ma sarà abbandonata dai casperiani, indirettamente
sfrattati dalle leggi del libero mercato. Non è assolutamente un fenomeno da
sottovalutare: siamo di fronte ad un grave problema sociale e le istituzioni
(in particolare gli enti locali) devono reagire immediatamente con politiche
che agevolino la vita alle famiglie e alle giovani coppie, già colpite
duramente dal carovita di inizio millennio.
Queste parole per denunciare il problema descritto e per destare dal torpore
le menti dei casperiani, affascinati da un fenomeno turistico unico nella
Sabina.
Speriamo in degli interventi concreti prima di vedere Terry Holmes e Paolo
Fox contendersi la carica di sindaco di Casperia.
Azione giovani - Casperia
03-08-2005
Dopo la
improvvida e pretestuosa dichiarazione di pericolosità per l'intero edificio
comunale, che ha compromesso la stagione turistica, poichè ha privato la
comunità di una enoteca, una galleria d'arte ed un ristorante, che ivi
lavoravano; e la non ultima realizzazione di un discutibile parcheggio che
ha fatalmente alterato l'immagine paesaggistica di Casperia, si stà ora
terminando l'involucro in C. A. per un'inutile ascensore a ridosso delle
mura castellane, che modificherà radicalmente l'aspetto panoramico di uno
dei più pittoreschi angoli del paese.
Gli
abitanti ed i turisti sono sconcertati, allibiti dalla brutale intrusione
del recente manufatto, si domandano a quale scopo e con quale convenienza,
possa venire liberamente operata una tale gratuita manomissione al Centro
Storico di Casperia, da poco insignito del titolo di “Bandiera Arancione”!!
Due pesi e
due misure dunque?!....... al privato viene negata l'apertura di una
semplice finestra o di un lucernaio, in nome della tutela ambientale; mentre
l'amministrazione pubblica impunemente sconvolge il territorio o compie le
peggiori atrocità edilizie senza alcun filtro di controllo o di censura?
Una
proterva e perversa volontà, di futuri sventramenti, degna del passato
ventennio, sembra essersi impadronita dell'animo degli amministratori, che
fra l'altro , si accingono ora, a mettere in atto l'ultimo sfascio : la
realizzazione di una strada di circonvallazione che distruggendo con muri di
contenimento in C.A. sbancamenti, ponti e miniviadotti, la rupe ove sorge
Casperia, darà la mazzata finale all'immagine del paese, con buona pace, sia
di Virgilio che nella Sabina Preromana la cita come forse la prima città
edificata, che della famosa descrizione che fece dei luoghi il Gregorovius (
già ma chi era costui?)
“... su la
rupe si eleva un oscuro gruppo di case, circondato da mura nere e coronato
da torri;questa è Aspra, la Casperia dei Romani, inaccessibile
inattaccabile...”
Ma se i
criteri ed i presupposti che hanno permesso a Casperia di fregiarsi del
titolo di Bandiera Arancione sono validi; lo saranno ancorpiù in futuro,
dopo tali sfasci, per farle correre il rischio che tale titolo le venga
giustamente tolto..........altrimenti qualsiasi scempio potrebbe essere
attuato con la benedizione e l'imprimatur del T.C.I ?
Non
auspichiamo tale eventualità, ma proponiamo, una pubblica assemblea per
discutere il futuro del paese e promuovere una ulteriore raccolta di firme,
a tutela della integrità dei luoghi, che non faccia la fine di quelle a suo
tempo raccolte a difesa del fontanile pubblico, dove, il parere di circa 350
cittadini è stato completamente disatteso ed eluso, sia da una
amministrazione sorda e distratta, che da una opposizione inetta ed incapace
a sostenere il mandato fiduciario che una parte dei votanti le aveva
delegato.
SEZIONE DEI
VERDI DI CASPERIA
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Aspra nel mondo
Che cosa è?
Possiamo spiegarlo così:
"Sono nato ad Aspra e mi sono trasferito a Roma, ... mi sono trasferito a
Milano, a Rieti, aTerni per lavoro, ma torno in estate o al fine settimana,
ritorno quando posso e non posso fare a meno di tornare nel luogo dove ho
passato i miei anni più belli o che almeno adesso ritengo i più belli. Ritorno
in questo paese che non mi piaceva e non mi dava nulla ma oggi mi piace, ho
visto la differenza e rimane il migliore, prima o poi ci tornerò come già hanno
fatto altri."
Forse questo paese si apprezza di più quando si possono fare paragoni, e allora
perchè non cercare di sentire il parere di tutti coloro che sono fuori ma con il
cuore vicini, con l'esperienza della maturità acquisita perchè non far sentire
la voce per chiedere di fare di più, suggerimenti o lamentele per quello che c'è
o che vorremmo ci sia o si faccia.
Ho letto: "togliamo un pò di polvere, di calcinacci dalle
nostre memorie annebbiate da edonismo inutile e tentiamo di recuperare un
pizzico di memoria storica per custodire e non disperdere un patrimonio che non
ci appartiene ma che dobbiamo tutelare per non diventare proprio dei 'barbari'
capaci di negarlo anche alle generazioni che piano, piano, ci sostituiscono". "
i primi abitanti di Aspra formavano una comunità di dissodatori tenaci, di
combattenti ardimentosi, di uomini liberi in mezzo ad un mondo ancora in balia
di soprusi, delle rapine, del servaggio feudale, che ha lottato per sopravvivere
dovendo far fronte a calamità, terremoti, pestilenze e carestie, sollecita
sicuramente la voglia di non fermarsi. La storia di una città è un susseguirsi
di episodi che riguardano tutti coloro che la abitano: che siano importanti o
no, pubblici o privati, allegri o tristi, tutte pagine di storia per una
comunità. Se nessuno ne conservasse il patrimonio, prima o poi ne andrebbe persa
la memoria e si sa che, senza memoria, un popolo perde la sua originalità, la
propria identità, quella che si potrebbe chiamare la sua anima".
Quindi anche chi non è fuori e vuole dare un contributo per rendere sempre
migliore questo paese, per chi vuole far sentire la sua voce è il benvenuto, c'è
spazio per tutti, per apprezzamenti, suggerimenti critiche o lamentele. Dobbiamo
essere tutti uniti per avere più forza, per portare più in alto Aspra o Casperia
che vanta un patrimonio culturale non indifferente.
Abbiamo un'infinità di prodotti locali dei quali andiamo orgogliosi, facciamoli
conoscere e valorizziamoli, lo meritano non meno di altri.
Abbiamo anche delle tradizioni in usi e costumi, ricerchiamoli e valorizziamoli,
ci hanno reso forti e fieri nei tempi e non dobbiamo buttarli come "vecchi".
Aspra nel mondo vogliamo che sia solo
un'iniziativa o vogliamo farla diventare un'associazione? Aspresi fatevi
sentire!
Le persone di impegno di Casperia o che amano Casperia che occupano un ruolo
possono dare il loro valido contributo culturale.
Tutte le persone che hanno ricordi e non vogliono sentirli dimenticati possono
portarli e vederli presentati. Fatevi avanti!
Possibili iniziative:
............................................
Dite la vostra!
11-01-2001-001:
Casperia
é bella e speriamo che non venga "rovinata".
Arrivati al 2000 posti come Casperia rimasti fermi nel tempo e indisturbati dal
progresso frenetico dell'ultimo ventennio ne sono rimasti veramente pochi.
Per conservarla bisogna agire in modo intelligente.
L'importante e cercare di creare delle fonti di lavoro ed attività che si
integrano con la particolarità del posto e anziche rovinarlo lo aiutano a
rimanere bello e anche funzionante dal punto di vista del lavoro e della piccola
economia che si può sostenere intorno a un paese cosi particolare.
Bisogna ispirarsi a paesi dell'Umbria, della toscana e del sud della Francia.
Dove paesi cosi piccoli e particolari con le loro bellezze storiche e ambientali
sono riusciti a creare nuove fonti di sviluppo economico nel turismo
intelligente attraverso la valorizzazione dei prodotti naturali e artigianali
del posto, la ristorazione, la vendita sul posto dei prodotti agricoli
artigianali etc etc. l'intrattenimento della gente con varie attività ricreative
etc etc.
Ci sono molti paesi che anche avendo molto meno di Casperia, ricevono un
successo economico culturale e di fama internazionale enorme.
Questo ci dimostra che Casperia potrebbe diventare veramente un posto da
invidiare.
L'importante é intervenire con sensibilità e rispetto nei confronti
dell'ambiente e della cultura storica del posto.
lettera firmata
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15-04-2003
Aspresi: ci siete ancora?
Bene: io sono un Asprese che oltre ad esserci nato, ad Aspra, da qualche anno ci
torna ogni fine settimana;
Sono nato a Paranzano (dove ho tutt'ora casa), vissuto 20 anni a Liscate (MIlano,
un bel paesino, propongo gemellaggio), poi dal 1996 sono in Toscana ad Impruneta
(Firenze) (altro gioiello di paese, ma li trovo tutti io?)
Ho vissuto e lavorato a lungo in Algeria, nel deserto e sulla costa, In Arabia
Saudita, Stati Uniti. Ho viaggiato il mondo per largo, ed un poco anche per
lungo: a parte i paesi cui sopra in cui sono stato residente a
lungo, ho visitato Giappone nel far East, altri paesi Arabi come Dubai, Abu
Dhabi, Kuwait, Egitto, Baharain, Libia, Marocco, Siria, Sudan; in Africa nera
(Tanzania), in Asia: (Turkmenistan, Turchia), ovviamente Europa (Spagna,
Portogallo, Francia, Svozzera, Germania, Inghilterra, Irlanda, Belgio, Olanda,
Danimarca, Svezia, Norvegia, ed altri) .
Siete interessati? Ho moltissime foto su supporto elettronico e non
potrebbero costituire una bella galleria, oltre che di ricordi per me...
Chi sono? Ma ovviamente Mario Marchetti!
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11-06-2003
Aspra o Casperia?
Tra poco dovrebbe esserci un referendum
popolare per porre fine a questa annosa questione. Se potessi scegliere non
avrei dubbi: Aspra.
Non avrei dubbi perché quella storiella secondo la quale sarebbe esistito un
antico borgo romano chiamato per l'appunto Casperia e cantata da Virgilio
nell'Eneide, è un falso storico. Durante il classicismo i letterati facevano a
gara per dimostrare le (false) origini romane della propria famiglia o della
propria città, ed il nome "Casperia" è da attribuire a questa mania
classicistica.
Il paese è nato col nome di Aspra; ha vissuto il proprio sviluppo medievale
sotto il nome di Castrum Asprae, e per millecinquecento anni è stato chiamato
Aspra. Casperia, se veramente è esistita, è un'altra cosa. Quello che noi oggi
vediamo è Aspra, è sempre stato Aspra.
C'è addirittura qualcuno che dice:«Meglio Casperia, è più bello come nome». Se i
vostri genitori vi mettono nome "Mario", che cosa fate, se non vi piace andate
all'anagrafe e chiedete di cambiar nome? Oppure se il vostro cognome è "Porcu",
lo cambiate perché vi piace di più "Rossi"? Che rispetto avreste per coloro che
sono vissuti con quel nome prima di voi? Per tornare alla nostra questione, ci
siamo dimenticati che molti morirono per difendere l'indipendenza di Aspra?
Aspra per mille anni!
Samvise Gamgee
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12-06-2003
Amore per Aspra
Sono solo .........ettenne, ma mi sento radicato sin
dal profondo del cuore nella terram asprae. Come si può non amare Casperia? È
uno dei sei paesi in Europa in cui non è possibile entrare in auto. E forse è
stata proprio questa caratteristica a fare di Casperia l'ultima enclave
medievale. Le mura di cinta danno immagine di grandezza e stabilità; i torrioni
esprimono un senso di difesa invincibile; e, se si guarda verso la cima del
colle, spunta il campanile parrocchiale, simbolo del valore ascetico e religioso
del Castrum Asprae. Non è emozionante poi leggere la storia della guerra tra
Aspra e Caprignano, immerso tra gli alberi che ormai ricoprono i resti dell'ex
"vicino di casa"? Quando vedo i monumenti funerari degli antichi Sabini, vicino
la villa di un console romano, sotto la strada selciata costruita da mani
sapienti, alzo gli occhi e vedo l'imponenza di un inespugnabile (non sono il
primo a dirlo) castello medievale, penso che viviamo in una terra
particolarmente bella, nel vero senso della parola; come è possibile altrimenti,
che da più di duemila anni i popoli si avvicendano su questa terra? Vuol dire
allora che questa continuità storica di Casperia non è un caso, vuol dire che
veramente la nostra terra vale più delle altre.
Da bambino vagavo triste per i vicoli del paese, triste perché lo vedevo
morente, in agonia, senza nessuno disposto ad aiutarlo; si privilegiavano i
grandi borghi, stracolmi dei più disparati beni materiali. Per fortuna ora, vedo
un'inversione di tendenza; girando per le vie del paese si notano case in
ristrutturazione, artigiani all'opera, bambini che giocano, turisti che guardano
stupefatti le nostre meraviglie, piccoli alberghi, e quant'altro non mi venga in
mente in questo istante. Mi viene da dire che Casperia è ora un paese a misura
d'uomo. C'è tutto quello che serve ad un uomo comune: dall'assistenza sanitaria,
alla stazione dei Carabinieri, dal pub alla sartoria, dalla macelleria al
parrucchiere, per non parlare poi della galleria d'arte e del entro studi sul
medioevo in Sabina. Tutto dunque, dal divertimento all'attività pubblica fino
alla cultura.
Abbiamo poi il bene più prezioso che potessimo avere: le montagne. Le nostre
montagne sono qualcosa di eccezionale. Una mia divagazione: ebbi tempo fa la
fortuna di accamparmi a Fonte Cognolo con un manipolo d'amici; è stato qualcosa
di sublime sentire dentro sé stessi la natura che "dalla valle" sembra vivere in
disparte. Quando sali lassù, dove l'unico rumore è lo strepitio degli scarponi
che calpestano le foglie, hai davvero la sensazione che intorno a te vive
qualcosa che fino ad allora non avevi conosciuto; ma è qualcosa di molto, molto
antico, qualcosa che ti insegna a vivere in armonia.. beh, parrebbe superfluo
chiamare quel qualcosa "natura", ma è proprio così. La nota che segnò quel
nostro accampamento fu la pioggia: a metà strada ci colpì un temporale, non
eravamo attrezzati per un temporale, ma la sofferenza temprò i nostri spiriti, e
l'acqua entrò nel cuore come un'essenza di vita; forse era una prova che
dovevamo sostenere, un ostacolo imposto dagli spiriti dei boschi per vedere se
eravamo all'altezza di vivere due giorni sui suoi prati.. siamo stati
all'altezza.
Forse avrò annoiato i miei lettori, ma queste sono parole d'amore, amore per
Casperia. Perché Casperia è veramente unica.
Un appello a tutti gli Aspresi che vivono fuori del Castrum Asprae: tornate a
Casperia!
Samvise Gamgee
- Lo spazio per scrivere è tanto, usiamolo!
casperia@casperia.com
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